Un’impennata pazzesca, numeri da capogiro, capitalizzazione di mercato da paura.
Dogecoin è la cryptovaluta che sta facendo impazzire il mercato, ma soprattutto i più addentrati al mercato.
Oggi parliamo di Dogecoin, come nasce, le sue contraddizioni e previsioni future.
Cosa è Dogecoin?
Dogecoin (DOGE) è una cripto, che si rifà ad un meme di internet rappresentante un cane Shiba Inu. Nata come scherzo, come gioco l’8 dicembre 2013, si è sviluppata con rapidità formando una vera e propria comunità.
Nell’aprile 2021, Dogecoin è riuscita a raggiungere una capitalizzazione di 50 miliardi di dollari, entrando nella top 5 delle criptovalute per capitalizzazione, battendo in capitalizzazione di mercato big come Twitter e Ford.
Una difficile da capire ai meno addetti ai lavori, inspiegabile a chi mastica un po’ di mercato Crypto.
Come è Nato Dogecoin?
Dogecoin è stato creato l’8 dicembre 2013, sulla scia della crescente fama di Bitcoin e del mondo Crypto.
I padri del sistema DOGE sono Jackson Palmer e Billy Markus, due programmatori e ingegneri informatici con un passato anche in IBM,Adobe etc..
Dogecoin è nata come un gioco, gli stessi creatori ammettono, una presa in giro alla sempre crescente immissione di Cryptovalute nel mercato, per la maggior parte scam e truffe.
Come le cryptovalute su cui faceva satira Dogecoin non ha mai avuto implicazioni, applicazioni e progetti, un valore volatile, con il solo fine dello scambio e un valore stabilito dagli scambi di mercato.
Plamer e Markus basarono il sistema Dogecoin su due altre famose crypto: Luckycoin e Litecoin.
Le parole dei creatori sono chiare: «non fu pensata per essere usata come forma di pagamento» (intervista al Wall Street Journal).
Tanto che al tempo chi “minava” Dogecoin poteva ricevere le fee più disparate senza una regola precisa. Potevi riceverne mezzo come 100 mila!
La sua goliardia e riconoscibilità grazie all’immagine Meme Doge, la creazione di community su Reddit e il furto di crypto a Mt.Gox ha fatto in modo che la crypto fosse sempre più conosciuta.
Tra il 2017 e il 2018, quando il mercato legato alla blockchain cominciò a prendere risonanza Dogecoin arrivo a una valutazione di mercato di 2 miliardi di dollari, con il conseguente crollo nel 2018 che travolse Bitcoin & Co.
I due fondatori abbandonarono il progetto DOGE, lasciandolo in mano ad altre persone, tanto che Markus si dice abbia venduto tutti i suoi DOGE per comprare un’Honda Civic di seconda mano.
Gli sviluppi di Dogecoin
Nel 2020 grazie alla crescita di Bitcoin il mercato Crypto ha trovato nuovo splendore e con esso Dogecoin, che ha guidato tra le prime 10.
Il merito è dovuto anche a Elon Musk, il genio di Tesla e Space X, che più volte attraverso Twitter ha supportato la moneta con diversi meme e dichiarazioni.
Godendo di questa immensa esposizione ( l’Effetto Esposizione, argomento di cui ho parlato qui) Doge è diventata piano piano la Crytpo dei nuovi entrati, degli speculatori grazie alla sua grande volatilità.
Elon Musk stesso ha confermato che i suoi tweet sono sempre stati goliardici e che sarebbe spassoso se un domani Doge diventasse la moneta di scambio mondiale. La figura di Elon Musk è sempre molto tenebrosa nelle sue rivelazioni, tanto che questo dubbio instillato nella mente di molte persone ha portato a pensare che Doge sia un vero e proprio investimento di lungo termine.
Ha senso investire in Dogecoin?
A detta di Billy Markus la moneta ha perso completamente il senso con cui è stata creata ovvero esprimere «gioia, gentilezza, apprendimento, dono, empatia, divertimento, senso di comunità, ispirazione, creatività, generosità, stupidità e assurdità» e inoltre «L’idea che dogecoin valga così tanto è uguale all’idea che le azioni di GameStop siano arrivate a valere 325 dollari: non ha senso, è assurda».
Quali sono le cose che non convincono di Doge?
- Non ha un progetto dietro, un’infrastruttura, un piano di lungo periodo
- Un singolo individuo possiede più del 28% di tutti i Doge, il che lo rende tremendamente potente sulla sua volatilità (non mi meraviglierei che sia Musk)
- Viene utilizzata principalmente per speculazione
- Le analisi dicono che da un momento all’altra potrebbe perdere fino al 90% del suo valore (G.Hilleman – blockchain.com)
- Non ha un’offerta limitata: rispetto a Bitcoin, Dogecoin aumenta di 5 miliardi ogni anno la sua offerta al mercato, e quindi ne aumenta l’accessibilità e diminuisce il valore.
Ha senso investire in un asset che viaggia solo sull’onda dell’hype dovuto ai Social Media e ai Tweet di Elon Musk?
Tutti noi che ci siamo avvicinati al mondo delle crypto e abbiamo cominciato a capire il loro funzionamento ci chiediamo come sia possibile che Doge abbia potuto raggiungere questi livelli di capitalizzazione.
Perchè comunque amiamo Dogecoin?
La community di Dogecoin ha una fondazione che ha portato e sta portando avanti con successo 4 campagne di raccolte fondi:
- Olimpiadi invernali 2014: sponsor e finanziamento per la squadra di bob giamaicana e portarla alle olimpiadi
- Doge4Water: supporto per la costruzione di un bacino di raccolta dell’acqua sul fiume Tana in Kenya
- NASCAR: Supporto e sponsor per il pilota di Nascar Josh Wise
- Doge 4 Family House: L’obiettivo è raggiungere i 1.500.000 di Dogecoin che verranno donati direttamente alla Family House Association in California una volta conseguito il risultato.
E anche se in maniera completamente insensata la sua risonanza mediatica assieme a Bitcoin sta espandendo il mondo Crypto anche ai cosiddetti Late Adopter.